Gli scienziati sospettano da tempo un legame tra alcune infezioni virali e lo sviluppo della sclerosi multipla (SM), una malattia autoimmune paralizzante che colpisce quasi oltre 100 mila italiani. Ora, uno studio condotto dai ricercatori di Stanford Medicine ha dimostrato che il virus di Epstein-Barr, un tipo comune di virus dell’herpes, innesca la sclerosi multipla predisponendo il sistema immunitario ad attaccare il sistema nervoso del corpo.
- Ricerche precedenti hanno dimostrato che i pazienti con sclerosi multipla hanno un aumento degli anticorpi contro una varietà di virus comuni, inclusi morbillo, parotite, varicella-zoster e virus di Epstein-Barr. Infatti, più del 99% dei pazienti con SM ha anticorpi EBV nel sangue, indicando una precedente infezione.
- Lo studio mostra che circa il 20-25% dei pazienti con SM ha anticorpi nel sangue che si legano strettamente sia a una proteina del virus di Epstein-Barr, chiamata EBNA1, sia a una proteina prodotta nel cervello e il midollo spinale, chiamati la molecola di adesione delle cellule gliali, o GlialCAM.
- Parte della proteina EBV imita la propria proteina ospite – in questo caso, GlialCAM, che si trova nella guaina isolante sui nervi. Ciò significa che quando il sistema immunitario attacca EBV per eliminare il virus, finisce anche per prendere di mira GlialCAM nella mielina.
- La mielina forma il rivestimento protettivo attorno alle cellule nervose e, quando è danneggiata, gli impulsi elettrici non possono più saltare in modo efficiente da un nervo all’altro, causando intorpidimento, debolezza muscolare e grave affaticamento della SM.
Forse l’aspetto più interessante di questa scoperta è il suo potenziale per creare nuovi percorsi per il trattamento della SM, tra cui l’ipotesi di vaccini control il virus EBV o strategie di immuno-modulazione. Vuoi scoprire quale ruolo può svolgere il microbiota nel rischio di auto-immunità? Scrivimi qui in chat o visita il blog www.disbiosidoctor.com