L’endometriosi è una malattia infiammatoria estrogeno-dipendente definita dalla presenza di tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina, che colpisce circa il 6-10% delle donne in età riproduttiva. Oltre ai sintomi ginecologici, i sintomi gastrointestinali colpiscono fino al 90% delle pazienti con endometriosi. Il più sintomo gastrointestinale comune è aaaa
I livelli sistemici di estrogeni nelle donne in post-menopausa sono stati associati alla ricchezza del microbioma fecale e ai livelli di clostridi fecali. Pertanto, è stato suggerito che il microbiota intestinale abbia un impatto sui livelli di estrogeni negli uomini e nelle donne in post-menopausa e che sia coinvolto nelle malattie estrogeno-dipendenti. Livelli più elevati di estrogeni stimolano la proliferazione epiteliale nel tratto riproduttivo femminile e hanno dimostrato di guidare malattie come l’endometriosi e il cancro dell’endometrio. Recenti studi hanno dimostrato che il microbiota intestinale è un importante regolatore dei processi infiammatori al di fuori del tratto gastrointestinale, fattori che possono essere coinvolti nella patogenesi dell’endometriosi. La proteina citoplasmatica AXIN1 è coinvolta nella regolazione dell’apoptosi ed è stata segnalata come un potenziale nuovo biomarcatore per l’endometriosi, con correlazioni con dati clinici come sintomi gastrointestinali e trattamento ormonale.
Precedenti studi hanno dimostrato che il microbiota intestinale ha un impatto sui livelli di estrogeni e che quindi esista una relazione bidirezionale nelle malattie estrogeno-dipendenti. In alcuni studi è stato riscontrato che donne con endometriosi di stadio avanzato mostravano un microbiota intestinale con un incremento della classe delle Enterobacteriacee (batteri pro-infiammatori) e in alcuni casi con proliferazione di Escherichia/Shigella a livello di genere.
Pertanto, il microbiota intestinale potrebbe essere coinvolto nello sviluppo e nella sintomatologia dell’endometriosi, e allo stesso tempo l’endometriosi e il suo trattamento possono anche influenzare la composizione del microbiota intestinale.
Nelle donne con endometriosi e sintomi a livello intestinale è pertanto consigliabile seguire un percorso di riequilibrio intestinale per riconquistare un assetto del microbiota più fisiologico, ridurre l’infiammazione e inibire i segnali che possano determinare lo squilibrio ormonale all’origine dell’eziopatogenesi dell’endometriosi.