COME FUNZIONA IL TRAPIANTO DI MICROBIOTA FECALE?

da | Lug 1, 2021 | Disbiosi, Infezioni, Microbiota | 0 commenti

Ci sono trapianti di cuori e polmoni, anche di mani e volti; i reni sono donati, così come i lobi del fegato. Sembra piuttosto disgustoso, ma ci sono anche trapianti di feci.

Un trapianto di feci non comporta l’intervento chirurgico o la soppressione del sistema immunitario come richiedono i trapianti di organi. È però salvavita per alcuni.

Non è davvero così folle come potrebbe sembrare. Pensate che ognuno di noi ha nel suo intestino 100 trilioni di batteri in qualsiasi momento, che costituiscono il nostro microbiota

  • Come si chiama la procedura? Tali trapianti sono chiamati trapianti di microbiota fecale (FMT) o trapianti di feci. Questi trapianti possono trattare i disturbi che si verificano quando i batteri nel nostro intestino non sono quelli che dovrebbero essere come nel caso di infezioni da Clostridium Difficile che causano una diarrea persistente
  • Quali feci sono usate? Di solito, un familiare stretto o un membro della famiglia, come il coniuge, è il donatore di feci. Tuttavia se avete una familiarità per patologie intestinali o disbiosi, consiglio di valutare una persona esterna alla famiglia in buona salute intestinale
  • Quali criteri sono valutati? Ai donatori vengono somministrati esami del sangue per l’HIV, l’epatite A, B, C e la sifilide. Le loro feci vengono esaminate alla ricerca di parassiti e uova di parassiti e inoltre testate per Helicobacter pylori, Giardia, Cryptosporidium e, naturalmente, C difficile
  • Come sono effettuati i trapianti? Ci sono una varietà di modi in cui le feci possono essere somministrate. Di solito viene preparata “fresca” in poche ore. Viene generalmente miscelato con una soluzione acquosa e somministrato entro 6 ore tramite sondino nasogastrico, clistere o colonscopia.
  • E in futuro? In futuro è possibile che il trapianto di microbiota sarà usato anche per trattare malattie infiammatorie intestinali (incluso il morbo di Crohn e colite ulcerosa), sindrome dell’intestino irritabile, malattie del fegato (complicate da alti livelli di ammoniaca), sindromi metaboliche, altre infezioni intestinali

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Foto da Science Direct