La terra diatomacea è una farina fossile naturale estratta dalla terra. È costituita da scheletri microscopici di alghe, note come diatomee, che si sono fossilizzate nel corso di milioni di anni.
Esistono due tipi principali di farina fossile: per uso alimentare, che è adatto al consumo, e per filtro, che non è commestibile ma ha molti usi industriali.
Le diatomee nella farina fossile sono in gran parte costituite da un composto chimico chiamato silice.
Ecco i principali usi e benefici della terra diatomacea di grado alimentare:
- Insetticida. Quando viene a contatto con un insetto, la silice rimuove il rivestimento esterno ceroso dall’esoscheletro dell’insetto. Senza questo rivestimento, l’insetto non può trattenere l’acqua e muore disidratato
- Pulisce il tratto digestivo. Alcune teorie supportate da prove sperimentali in vitro, sostengono che la terra diatomacea è in grado di chelare metalli pesanti e tossine. In quanto tale se ne raccomanda un uso in caso di sospetto cumulo tossico dovuto ad esposizione ambientale, professionale o legato alla produzione endogena di tossine da parte di alcuni funghi e batteri opportunisti. Tuttavia, non ci sono prove scientifiche solide che questo meccanismo avvenga in vivo nell’organismo umano.
- Agisce come antiparassitario. Ci sono evidenze aneddotiche che questo preparato sia in grado di debellare parassiti in particolare gli ossiuri che sono resistenti alle terapie farmacologiche
La terra diatomacea di grado alimentare è sicura, passa attraverso il tuo sistema digestivo invariato e non entra nel flusso sanguigno. Tuttavia, devi stare molto attento a non inalare la farina fossile, in quanto la silice cristallina può causare infiammazione e cicatrizzazione dei polmoni.
La posologia tipica impiegata è di 1 cucchiaio da tavola raso disciolto in acqua, frullato o altra bevanda, idealmente a distanza dai pasti per 7-14 giorni. Per i bambini è consigliabile ridurre la dose a 1 cucchiaino al giorno