Una nuova ricerca condotta dall’Institute of Psychiatry, Psychology & Neuroscience (IoPPN) del King’s College di Londra, ha mostrato miglioramenti nei punteggi di depressione e ansia tra gli individui che integrano con probiotici insieme ai farmaci antidepressivi standard.
Lo studio pilota è uno dei primi studi su una popolazione occidentale a mostrare sia una buona tollerabilità dei probiotici sia effetti positivi sulla salute mentale negli adulti con depressione che attualmente assumono antidepressivi.
- In questo studio pilota, a 49 adulti con diagnosi di disturbo depressivo maggiore e con una risposta incompleta alla prescrizione di antidepressivi è stato fornito un integratore probiotico brevettato con una miscela di 14 ceppi batterici o un placebo identico (24 hanno ricevuto il probiotico).
- Nel corso di 8 settimane, entrambi i gruppi hanno dimostrato un miglioramento dei sintomi, ma miglioramenti maggiori sono stati osservati nel gruppo probiotico dalla quarta settimana in poi. Sono stati osservati significativi miglioramenti riportati, misurati rispetto alle scale di valutazione gold standard per la depressione e l’ansia
Questo studio conferma il potenziale ruolo del microbiota nella regolazione dell’asse intestino-cervello e di come alcuni batteri probiotici possono avere un ruolo nella stabilità dell’umore. Altresì stati di squilibrio nell’ecosistema intestinale (disbiosi) possono creare stati di neuro-infiammazione e quindi innescare processi neurodegenerativi (Parkinson, Alzheimer), oppure alterare la produzione (in difetto o in eccesso) di neurotrasmettitori a livello intestinale (serotonina, dopamina, GABA, acetilcolina) che possono alterare la fisiologia del sistema nervoso enterico e, consequenzialmente, quello del sistema nervoso centrale.
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