Essendo di origini nordiche, ho sempre avuto una maggiore inclinazione verso i climi freddi e visto che ho la pelle chiara le scottature erano all’ordine del giorno dopo le mie giornate in spiaggia d’estate con gli amici. Proprio durante il periodo dell’adolescenza scoprii i benefici del gel di aloe, ancor meglio se estratto dalla foglia fresca, per lenire gli arrossamenti e le scottature. Per me aveva del miracoloso.
Fu solo alcuni anni più tardi che iniziai a studiarne le proprietà e valutarne l’uso interno, soprattutto per i benefici a livello gastrointestinale. Esistono centinaia di specie di Aloe, ma quella su cui mi soffermo oggi è l’Aloe Ferox, una pianta dalle interessanti proprietà.
ALOE FEROX
L’aloe ferox è originaria del Sud Africa e del Lesotho ed è considerata la specie di aloe più comune in Sud Africa, è stata utilizzato da tempo immemorabile e ha una storia di utilizzo ben documentata come medicina alternativa. E’ ampiamente utilizzata come medicinale lassativo in Africa e in Europa, come applicazione topica sulla pelle, sugli occhi e sulle mucose, ed ha proprietà amaro toniche, antiossidante, antinfiammatorio, antimicrobico e antitumorale.
Il gel di A. ferox contiene almeno 130 principi attivi con effetti antinfiammatori, analgesici, calmanti, antisettici, germicidi, antivirali, antiparassitari, antitumorali secondo gli studi scientifici condotti. All’interno di A. ferox è presente un’ampia varietà di composti fenolici (cromoni, antrachinoni, antrone, antrone-C-glicosidi e altri composti fenolici) e questi composti sono stati ben documentati per possedere attività biologica. I polisaccaridi in gel sono noti per essere del tipo arabinogalattano e ramnogalatturonano, che sono noti avere anche attività pre-biotica per i batteri protettivi dell’intestino.
La composizione del gel fogliare rimane ancora sconosciuta e le sue attività biologiche dichiarate devono ancora essere studiate.Il gel di Aloe Ferox è anche **ricco di polifenoli antiossidanti, indoli e alcaloidi **che sono in grado di alleviare i sintomi associati o prevenire malattie come malattie cardiovascolari, cancro, neuro-degenerazione e diabete.
LEAKY GUT SYNDROME
Il succo fresco estratto dalla foglia tagliata viene applicato anche sulle ferite da ustione. Si afferma che A. ferox disintossica la superficie danneggiata e mostra proprietà analgesiche e anestetiche promuovendo la formazione di nuovo tessuto (granulazione) che riempie la ferita. È stato dimostrato che A. ferox può inibire l’attività della collagenasi e delle metalloproteasi, che degradano i tessuti connettivi del collagene. L’effetto del succo di foglie intere di A. ferox sulla guarigione delle ferite e sulla riparazione della pelle è stato studiato in un modello animale e la sua sicurezza è stata valutata.
I risultati hanno mostrato che la preparazione del succo di foglie intere di A. ferox accelera la chiusura della ferita e inibisce selettivamente la crescita microbica. Nessuna tossicità cutanea o effetti collaterali sono stati osservati durante il periodo sperimentale. Trovo spesso che piante con spiccate attività riparative o lenitive sulla pelle, possano avere un eguale effetto di riparazione della mucosa intestinale, che potrebbe essere utile nei casi di sindrome dell’intestino permeabile o leaky gut syndrome
RACCOMANDAZIONI
Per poter beneficiare al massimo delle proprietà lenitive, anti-infiammatorie e riparatrici del succo di Aloe Ferox sia sull’apparato gastrico che intestinale si consiglia un periodo di terapia di almeno 6 mesi nella prima fase, da ripetere poi a **cicli di 3 mesi **con periodi di stop di 1-2 mesi.
Si consiglia di assumere 1 misurino da circa 20-30 mL a digiuno la mattina prima di colazione + 1 misurino la sera prima di cena. E’ possibile assumere il succo puro non diluito oppure mescolato ad altre bevande, centrifughe, estratti. Non riscaldare il prodotto in quando potrebbe alterare le sue proprietà
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W. Chen, B.-E. Van Wyk, I. Vermaak, and A. M. Viljoen, “Cape aloes—a review of the phytochemistry, pharmacology and commercialisation of Aloe ferox,” Phytochemistry Letters, vol. 5, no. 1, pp. 1–12, 2012
Foto da Dr Boomslang