Lewis Carroll nel racconto Alice nel Paese delle Meraviglie diceva per bocca di Alice: “L’unica via per ottenere l’impossibile, è pensare che sia possibile!” E so che molti di voi pensano che trovare una soluzione per la SIBO o la IBS sia impossibile…ma non c’è da preoccuparsi, perchè secondo molti terapisti la soluzione è a portata di mano, grazie ad una dieta CHETO o PALEO!!Vi dico il mio punto di vista, offrendo degli spunti di riflessione:
- Siete sicuri di affamare i batteri giusti? Una dieta chetogenica stretta, magari abbinata ad una Low Fodmap, affama tutti i batteri, non solo quelli del tenue. Diversi studi hanno dimostrato una riduzione di bifidi e del microbiota totale nel colon, con riduzione della biodiversità, conseguente ad un consumo ristretto di fibre e amidi resistenti. Questo ha un impatto negativo sulla motilità e funzione intestinale, sulla regolazione immunitaria e può favorire la disbiosi nel colon
- Devi nutrire i patogeni! Alcuni ricercatori hanno dimostrato che i batteri patogeni felici e sazi sono più facili da uccidere con antibiotici o fitoterapici. In uno studio è stato dimostrato che i tassi di eradicazione della rifaximina aumentano del 30% quando usata insieme alla gomma di guar, una fibra pre-biotica. Quindi non conviene forse mangiare della fibra o amidi durante il trattamento per rendere i batteri più attivi e sensibili alla terapia? Non li vogliamo far uscire allo scoperto?
- Diete ristrette inducono a carenze nutrizionali. Già la SIBO di per sè può indurre malassorbimento, ma se noi ci mettiamo sopra una dieta ristretta, BANG! le carenze nutrizionali sono dietro l’angolo! La sintesi di IgA (un tipo di anticorpo secreto a livello intestinale) dipende da un apporto adeguato di zinco, vitamina C, selenio, colina, glicina, glutammina, omega 3. E’ stato dimostrato che le diete sopra menzionate riducono l’apporto di questi elementi e possono condurre ad una riduzione di IgA secretorie a livello delle mucose intestinali e quindi uno sbilanciamento del sistema immunitario mucosale.
- Se affami i batteri intestinali, questi iniziano a mangiarti! In assenza di fibre dalla dieta, i batteri sono forzati a consumare lo strato di muco (ricco di polisaccaridi) che separa il lumen intestinale dalle cellule epiteliali, esponendo le stesse a invasione di batteri con rischio di infiammazione e attivazione del sistema immunitario. Le cellule Goblet nell’intestino sono delle cellule specializzate che producono mucina grazie agli acidi grassi a catena corta (es. acido butirrico) prodotto dalle fermentazione delle fibre (ma se queste non ci sono = meno mucina = meno difesa + infiammazione)
- C’è un alto rischio di perdere peso su una dieta low carb stretta per la SIBO. Quando si seguono molti criteri di esclusione è facile mangiare meno del nostro fabbisogno calorico, anche perchè diete alte in proteine e grassi danno un senso di sazietà precoce. Nel lungo andare questo può determinare un aumento di cortisolo, ormone dello stress, che sbilancia il sistema parasimpatico (relax e digestione) a favore del sistema simpatico (blocco digestione e aumento infiammazione)
- Dieta low carb in cronico blocca il metabolismo tiroideo. Infatti si riduce la secrezione e la conversione epatica di ormone T4 in T3 (quello bioattivo). Si blocca il metabolismo, ci si sente fiacchi senza energia. Bassi livelli di ormoni tiroidei T3 riducono la motilità intestinale (stipsi) e possono esacerbare i sintomi della SIBO o della disbiosi intestinale.
E tu ti ritrovi in qualcuno di questi punti?
#rogerpanteri#thedisbiosidoctor#disbiosi#ibs#colonirritabile#microbiota#SIBO#dietachetogenica#lowfodmap
Photo from Indian Express